GIANNA CHIARETTI
GUIDE INTERPRÈTE AGRÉÉE – AREZZO, SIENNE ET PROVINCES
J’ai la chance de vivre et de travailler dans un des plus beaux coins de Toscane, la province d’Arezzo, qui est riche de paysages très verts comme le Parc des Forêts du Casentino, de panoramas à vous couper le souffle, d’histoire… chaque lieu, ou presque, est un exemple tangible de stratification historique : d’abord les Etrusques, puis les Romains, le Haut Moyen Age, ensuite les Communes, la Renaissance italienne et enfin tout ce qui nous a précédé! Dans ma province, il y a de grands monuments, bien sûr, mais aussi de petits chefs-d’œuvre cachés sur son territoire et qui parlent souvent à l’âme du visiteur: je pense aux Eglises Paroissiales de la Vallée de l’Arno, à l’Hermitage et au Monastère de Camaldoli, au Sanctuaire de La Verna, à l’Hermitage de Cerbaiolo, à ceux de Le Celle et de Montecasale … tous plongés dans la verdure où règne le silence. Dans ma province survivent encore des fêtes archaïques comme La Maggiolata à Lucignano et des tournois anciens comme la Giostra del Saracino à Arezzo, le Palio della Balestra à Sansepolcro, la Giostra dell’Archidado à Cortona; quant au Carnaval de Foiano della Chiana, il existe depuis presque 500 ans! Il ya des foires un peu partout pendant toute l’année: celles qui sont appelées «Perdoni» dans la Vallée de l’Arno, celles du fameux Steak et du Cuivre à Cortona, celles de la Pierre Ouvragée et du Fer Forgé dans le Casentino, l'ancienne Foire de Sainte Catherine de Monte S. Savino, appelée aussi "du cheval et du chauffe-mains qui souffle", celle de la Chianina, (une race bovine locale) à Sestino dans la Haute Vallée du Tibre, la Foire aux Antiquités à Arezzo. De plus, il y a des sites qui sont soit beaux soit évocateurs, comme Ponte Buriano que certains nomment le Pont de la Joconde, le Château de Poppi habité par le fantôme de Simone da Battifolle et le Château de Sorci avec celui de Baldaccio d’Anghiari; il y a le Musée de Aboca à Sansepolcro, un musée des herbes et des cultures anciennes, un musée sensoriel; il y a le Melone 2 del Sodo à Cortona, un hypogée étrusque avec une terrasse-autel qui témoigne des cérémonies et de l’architecture du VIème siècle avant Jésus-Christ, et il y a aussi «les monts des fées» dans la Vallée de l’Arno qui, en dehors de leur nom poétique et de leur aspect scénographique, évoquent simplement la vie dure des paysans qui y ont vécu jusqu' aux années soixante. Notre gastronomie, étant encore très influencée par la culture paysanne d’autrefois, notre cuisine est donc simple, savoureuse et toujours enrichie par une huile d’olive et du vin produits comme autrefois. La charmante cité d’Anghiari abrite le Moulin Ravagni, qui produit de l’huile depuis plus 500 ans, et la Manufacture Busatti, qui réalise depuis le milieu du XIXème siècle des étoffes tissées sur les métiers originaux avec des fils de grande qualité et des dessins anciens. Et puis il y a aussi le « Panno del Casentino », un tissu local chaud et coloré, les faïences de la Vallée de la Chiana et les œuvres de Piero della Francesca… ici tout est couleur, tout est Beauté!
Autrefois une touriste m’a écrit : ”Je vous envie la Beauté qui vous entoure”. Oui, moi aussi je pense que vivre ici est un privilège et j’aimerai le partager… comme guide je peux le faire !
Ho la fortuna di vivere e lavorare in una bella provincia toscana ricca di zone verdi come il Parco delle Foreste Casentinesi, di panorami mozzafiato, di storia. Quasi ogni località è un esempio tangibile di stratificazione storica: prima gli Etruschi, poi i Romani, l’Alto Medioevo, quindi i liberi Comuni, il Rinascimento e poi tutto il resto prima di noi! Nella mia provincia ci sono monumenti imponenti e piccoli capolavori nascosti nel territorio che spesso parlano all’anima del visitatore: penso alle Pievi del Valdarno, all’Eremo e al Monastero di Camaldoli, al Santuario della Verna, all’Eremo di Cerbaiolo, a quello delle Celle e anche a quello di Montecasale… tutti immersi nel verde e nel silenzio.
È una città che permette il classico tuffo nel passato, vistosamente gotico, nonostante l’imponente presenza di edifici rinascimentali quali il Palazzo Spannocchi, la Loggia della Mercanzia, il Palazzo del Magnifico, il Palazzo di San Galgano, le Logge del Papa. Infatti a Siena, più che altrove, i nomi delle strade e dei vicoli ci riportano al Medio Evo, parlandoci delle attività di una città ricca e operosa: Vicolo dei Borsellai, dei Pollaioli, Via di Beccheria, dove c’erano le botteghe dei macellai, e Via di Pian d’Ovile dove vivevano i pastori; Via dei Pittori, in cui lavoravano i tintori dei panni che venivano messi poi ad asciugare nel Vicolo del Tiratoio o in Via della Stufa Secca.
A Siena, che ospita una Pinacoteca con la più grande collezione di dipinti a fondo oro, non potevano mancare il Vicolo degli Orefici e quello dell’Oro; c’è la Costarella dei Barbieri, nelle cui barberie il gestore svolgeva sia il ruolo di barbiere che di cerusico. Infine, Via Banchi di Sopra e Via Banchi di Sotto che evocano i banchini dei cambiavalute senesi, là piazzati in attesa del passaggio dei pellegrini stranieri che percorrevano la Francigena, ovvero la via per raggiungere Roma suggerita da Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, nel X secolo. Ancora oggi c’è una centralissima Via dei Pellegrini che, insieme a Via di S. Caterina, Via del Sasso di San Bernardino, Via delle Sperandie e del Fosso di S. Ansano, ci parla della diffusa religiosità in terra di Siena dove non mancano santi e beati, e dove perfino i santi patroni sono ben quattro, tutti raccolti quale esclusiva corte celeste intorno alla Madonna cui Siena ha chiesto più volte protezione: la prima nel 1260 in occasione dell’epica battaglia di Montaperti e l’ultima in ordine di tempo nel 1944. Il culto mariano a Siena è una realtà che si rinnova con particolare entusiasmo in occasione del Palio del 2 luglio, dedicato a S. Maria in Provenzano, e di quello del 16 agosto, dedicato all’Assunta. Anche il campanone della Torre del Mangia si chiama Sunto per lo stesso motivo! A Siena c’è Via della Sapienza… abbastanza giustamente, perché è una città colta che ha dato i natali a un Dottore della Chiesa (S. Caterina) ed ha un’antica Università frequentata da numerosi studenti stranieri già alla metà del 1200, i quali importarono un gioco ricordato dal Vicolo della Pallacorda: un tennis arcaico giocato per strada con l’ausilio di una corda, una palla e i palmi delle mani dei partecipanti.
A Siena ci sono strade che si chiamano Costa dell’Incrociata, Via del Costone, Vicolo del Costaccino e Costa Larga, senza contare che per i Senesi Via di Fontebranda è la Costaccia; sono tutti sinonimi di “salita breve e molto ripida”. Devo ammetterlo: se a Siena si percorrono certe strade, evitabili tuttavia, si espia sicuramente qualche peccato! In effetti la morfologia della città è quanto di più mosso si possa immaginare, ma la creativa amministrazione comunale ha fatto di necessità virtù mettendo Siena alla testa di un progetto chiamato trekking urbano, ovvero il turismo a piedi lontano dai percorsi più noti, un turismo lento che tonifica il fisico e la mente e che ha luogo con grande successo il 31 ottobre di ogni anno sia a Siena che in numerose città italiane.
La stessa Piazza del Campo è molto ripida ed è il risultato di un lungo dilavamento del terreno che l’ingegno umano e l’orgoglio civico dei Senesi hanno tradotto in una delle più belle piazze del mondo, palcoscenico ideale per il più grande Palazzo Pubblico gotico d’Italia e scenario fantastico di una folle corsa, il Palio, dove passione e animosità si fondono; d’altronde solo a Siena c’è un vicolo chiamato Cane e Gatto! Mi piace ricordare, però, anche Via dei Pispini lungo la quale, nella seconda metà del 1500, venne collocata una bella fontana che inorgoglì la gente per i suoi zampilli, i pispini giustappunto.
Sì, i Senesi sono gente franca, vivace, che sa entusiasmarsi e sa esprimere anche un grande senso di appartenenza; ne sono certa: Siena vi riempirà gli occhi e toccherà anche il vostro cuore con la sua arte e le sue passioni. Siena, la generosa, vi permetterà di portar via un po’ della sua grande cultura … che può chiamarsi anche semplicemente panforte!
Grande cultura esprime anche Pienza, l’antica Corsignano, dove la famiglia Piccolomini aveva dei possedimenti. Enea Silvio Piccolomini vi nacque nel 1405 e, dopo una fortunata carriera politico-diplomatica, si fece prete e bruciò in breve tutte le tappe: fu nominato presto vescovo, poi cardinale e, nel 1458, fu eletto Papa col nome di Pio II.
Fine umanista, scrisse molti libri in latino ma l’opera più famosa rimane I Commentarii, la sua autobiografia che è particolarmente preziosa per acquisire informazioni sulla trasformazione di Corsignano in Pienza, ovvero sulla realizzazione della sua famosissima piazza che a buon diritto può essere considerata la prima traduzione nella realtà di una città ideale progettata da un umanista, lo stesso Pio II, e realizzata da un architetto rinascimentale: Bernardo Gambarelli, detto il Rossellino.
Piazza Pio II è magica: si guarda la Cattedrale e si ha la sensazione che essa “avanzi” verso di noi; le si danno le spalle e la piazza appare prospetticamente ordinata e più profonda di quanto sia in realtà. L’imponenza di Palazzo Piccolomini non altera il perfetto equilibrio e la calibratissima giustezza dei rapporti fra i vari edifici: è uno spazio in cui ci si sente ben collocati, si avverte che esso è stato costruito per noi, per farci sentire quasi perfetti come è perfetta l’ armonia della piazza. Una serena spazialità si ritrova anche all’interno della Cattedrale, dove brillano la luce che giunge da sud e l’oro delle cinque raffinate tavole che Pio II commissionò ai migliori pittori senesi del Quattrocento.
A Pienza, anch’essa sito Unesco, ci sono il preziosissimo Museo Diocesano ospitato da Palazzo Borgia e la Pieve di Corsignano con le sue primitive sculture ed i serpenti, scolpiti, che strisciano sulle sue pietre; infine, c’è un panorama unico sulla Val d’Orcia dove tutto, nuovamente, è bellezza e armonia.
Ma non c’è solo Pienza … tutta la provincia di Siena è fonte di suggestioni con i suoi diversissimi paesaggi: si va dalle Crete lunari al mastodontico vulcano che domina tutto l’Amiatino, ci sono le aspre colline del Chianti e la morbida Val di Chiana, la Val d’Elsa, la Val di Merse, tutta verde e piena di corsi d’acqua, ed una valle che sembra dipinta, specie al tramonto in una sera d’estate, ed è così bella da essere anch’essa protetta dall’Unesco: la Val d’Orcia.
Nel territorio senese è tangibile il sentimento religioso all’interno di templi unici come San Biagio a Montepulciano o le Abbazie di Monte Oliveto, di Sant’Antimo e di San Galgano. A San Gimignano, a Monteriggioni e a Colle Val d’Elsa c’è la magia del Medio Evo che vi torreggia, mentre altrove affiorano la verde serpentinite e i marmi bianchi e gialli usati per il Duomo di Siena.
In tutto il territorio senese c’è un mare di sorgenti termali le cui acque calde e benefiche sono note da duemila anni: solo a San Casciano, che per qualcuno ospita “le terme più belle del mondo”, sono ben quarantadue le sorgenti che sgorgano dal cuore della montagna, ma ve ne sono anche a Petriolo frequentate da Papa Pio II, a Bagno Vignoni dove si immerse Santa Caterina da Siena, a Bagni San Filippo sull’Amiata dove si recava Lorenzo de’ Medici, a Radicondoli dove l’ottocentesco complesso termale si trova all’interno di una Riserva Naturale, a Rapolano che offre acque di diversa temperatura e dove è sopravvissuta una vasca termale romana, a Montepulciano e, naturalmente, a Chianciano Terme nei cui pressi esistevano quelle Fontes Clusinae che erano raccomandate dal medico personale dell’Imperatore Augusto.
Magiche sono anche le sensazioni che può dare un bicchiere di Chianti Classico, di Brunello di Montalcino o di Nobile di Montepulciano, fra i più famosi vini al mondo, specie se accompagnano i salumi di cinta senese, il pecorino di Pienza o i pici più sapidi che si possono gustare in maggio a Celle sul Rigo.
Tuttavia, c’è un luogo che mi pare riassuma la magia di tutto il territorio senese:
Sarteano dove si può incontrare un demone che atterrisce e anche un angelo dolcissimo che si libra nell’aria …
Pourquoi un guide autorisé?
Pour voir au-delà...
Pourquoi un free-lance?
Parce que sa seule garantie est la qualité...
Pourquoi moi?
J’ai acquis une grande expérience, je suis passionnée d’art et j’aime partager cette passion et le plaisir qu’il offre avec les autres.
Est-ce qu’il y a une autre bonne raison?
Tous les sites proposent plus ou moins les mêmes choses. Pour ma part, je connais quelque trésors cachés à travers le territoire que je vous propose de décrouvrir avec moi!
- Une visite guidée vous permet de moins vous fatiguer en découvrant plus de choses!
- Une visite guidée vous fait découvrir l'esprit du lieu: mœurs, passions, légendes...
- Une visite guidée vous permet de ne rien perdre: vous verrez vraiment tous les plus beaux endroits!
- Une visite guidée vous fait vivre l'excursion plus intensément et les belles images s'enracinent plus profondément dans votre esprit.
- Une visite guidée de qualité vous offre une quantité d'informations culturelles que vous pourrez ensuite approfondir de retour chez vous.
Après une visite guidée de qualité le voyage continue...
VISITES GUIDÉES
Découvrez les itinéraires des deux provinces
AREZZO
SIENNE
MUSÉES
Cliquez pour des informations sur les musées des deux provinces
AREZZO ET SA PROVINCE
SIENNE ET SA PROVINCE
Il Giubileo della Chiesa di San Biagio a Montepulciano
Il 3 febbraio 2018 si è aperto il Giubileo della Chiesa di San Biagio che ricorda la posa della prima pietra, avvenuta il 15 settembre 1518; il Giubileo della Chiesa di San Biagio si concluderà il prossimo 25 dicembre: un anno speciale di celebrazioni concesse...
SANSEPOLCRO: cerimonia di riapertura al pubblico della Resurrezione di Piero della Francesca
La cerimonia di riapertura al pubblico del famoso dipinto è fissata per le ore 17.00 di sabato 24 marzo al Museo Civico di Sansepolcro, alla presenza di svariate autorità e rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali.L'intervento di restauro è durato tre anni...
Ambrogio Lorenzetti al SMS di Siena
A distanza di quasi 15 anni dalla grande mostra su Duccio di Buoninsegna, il Santa Maria della Scala di Siena si apre al grande pubblico offrendo il meglio dell'arte del Trecento firmata da uno dei più importanti artisti dell'epoca, Ambrogio Lorenzetti, che dà il...
Il LAUDARIO di CORTONA
Il 14 e il 15 ottobre l'associazione culturale "Centro Studi Frate Elia da Cortona", con il contributo dell'Accademia Etrusca e con la collaborazione della Biblioteca Comunale, promuove due iniziative legate alla storia francescana di Cortona.Venerdì 14...
ETRUSCHI MAESTRI DI SCRITTURA a Cortona
Dal 19 marzo al 31 luglio il MAEC di Cortona ospita la mostra "ETRUSCHI MAESTRI DI SCRITTURA". Si tratta di una mostra incentrata su un tema a lungo considerato difficile e misterioso, perché di fatto la scrittura etrusca, che si legge con una certa...
SESTO CENTENARIO della nascita di PIERO della FRANCESCA
Arezzo si sta preparando per celebrare adeguatamente il sesto centenario della nascita di Piero della Francesca. Il celebre ciclo di affreschi "La Leggenda della Vera Croce", ospitato dalla Basilica di San Francesco di Arezzo, è nuovamente visibile...